Month: Marzo 2016

Decotto di Mele – contro i malanni di stagione

Il Decotto di Mele è un antico rimedio casalingo contro i malanni di stagione, da non considerare però come sostituto alla medicina tradizionale.

Il Decotto di Mele in questo periodo dell’anno in cui siamo più soggetti a raffreddori ed influenze è un vero toccasana.

Ovviamente non è in alcun modo un’ alternativa alle cure tradizionali, ma in caso di mal di gola, raffreddore, tosse è una piacevole bevanda dalle proprietà benefiche che potrà portare a voi e ai vostri cari un gran sollievo.

Io personalmente adoro bere il decotto di mele anche quando sto bene, perché il sapore dolce delle mele con lo zucchero e un pizzico di cannella (se vi piace) è davvero buonissimo.

decotto di mele

La preparazione del decotto di mele è semplicissima ed io ho dei ricordi molto piacevoli della mia mamma che lo preparava per me quando non mi sentivo tanto bene. Si tratta di uno di quei sapori e odori che ti resta legato ai ricordi d’infanzia. Un po’ come le madeleine di Marcel Proust.

MARCEL PROUST, LES PETITES MADELEINES

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

Marcel Proust, Dalla parte di Swann 

Purtroppo io ho dovuto prepararlo ieri per alleviare un po’ le sofferenze di mio marito da giorni con una bruttissima tosse che, nonostante le cure antibiotiche e lo sciroppo prescritto dal medico, ancora non accenna ad andarsene. Questo decotto di mele, sicuramente male non fa, quindi ho pensato bene di coccolarlo un po’ con questa bevanda dal sapore dolce ed avvolgente. La cosa importante è che le mele non siano trattate, perché andremo a cuocerle con tutta la buccia, visto che è da lì che ricaveremo tutti i nostri benefici. La buccia della mela infatti è ricca di antiossidanti, flavonoidi e pectina con proprietà disintossicanti e depurative. Questo decotto di mele è quindi ottimo contro le infiammazioni, le infezioni dell’apparato respiratorio e contro le forme influenzali.

Inoltre la adoreranno anche i vostri bambini, così come l’ho adorato io da piccola e così come la mia bambina ha dimostrato di apprezzare.

Veniamo finalmente alla preparazione del Decotto di Mele.


decotto di meleIngredienti Decotto di Mele:

  • 500 ml di acqua circa
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 mele annurche (oppure 1 mela rossa)
  • cannella in polvere q.b. (a piacere)


Preparazione del Decotto di Mele:

La preparazione del Decotto di Mele è davvero semplicissima. Lavate accuratamente le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fette abbastanza spesse.  Mi raccomando non sbucciatele! Immergetele in una pentola con l’acqua, i due cucchiai di zucchero e una spolverata di cannella in polvere. Se non la gradite potete anche farne a meno.

Mettete la pentola su fuoco lento, portate a bollore e lasciate cuocere fino a che le mele non risulteranno cotte e molto morbide, ci dovrebbero volere all’incirca una ventina di minuti. Ovviamente non fate asciugare tutta l’acqua, altrimenti non avrete nessun decotto da bere :p . A questo punto spegnete il fuoco e lasciate riposare il decotto per qualche minuto e farlo intiepidire un po’. Potete gustare il decotto lasciando i pezzi di mela all’interno, così da gustarli mentre lo bevete. Oppure se lo preferite, o se dovete farlo bere a dei bambini, potete filtrarlo con un colino come ho fatto io.

I pezzi di mela rimasti potrete poi gustarli a parte. Vi consiglio di non gettarli perché innanzitutto sarebbe un peccato e poi credetemi, sono davvero buoni, magari spolverizzati con la cannella oppure con dello zucchero a velo.

Se il decotto è troppo da bere tutto in una volta, potete fare come me e metterlo in un thermos in modo da preservarne il calore per qualche ora e poterlo gustare in seguito. Anche se io consiglio di berlo al momento in modo da non disperderne le proprietà benefiche.

Buon Decotto di Mele a tutti voi !

Sarebbe delizioso accompagnare questo decotto a dei biscotti di pasta frolla così da trasformarlo in una piacevole merenda!

Polpette di Carne e Zucchine

Polpette di Carne e Zucchine – un piatto facile e veloce da realizzare. Ideale per far mangiare le verdure anche ai più piccini che le adoreranno, così come le ha adorate la mia cucciola di due anni e mezzo. Ottime anche per tutto il resto della famiglia.

Polpette di Carne e ZucchineLe Polpette di Carne e Zucchine sono buone da gustare come secondo e realizzate più piccole possono andar bene anche come antipasto. Io mi sono divertita ad infilzarle su uno spiedino per rendere la cena più divertente. Oppure potreste infilzarle con degli stuzzicadenti e servirle durante una festa. Si prestano anche a diventare un pasto fuori casa, da mangiare da sole o in mezzo ad un bel panino. Possono essere accompagnate da un’insalata, da un contorno di zucchine aromatizzate al timo o da patate al forno. Insomma sta a voi decidere se metterci un po’ di fantasia o servirle nella maniera più classica. Io posso solo assicurarvi che in ogni caso saranno molto apprezzate da tutti e che sono una valida alternativa alla classica polpetta 🙂 .

polpette di carne e zucchine


Ingredienti per Polpette di Carne e Zucchine:

  • 250 g carne di bovino macinata
  • 1 zucchina
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • cipolla
  • pangrattato q.b.
  • sale q.b.
  • timo q.b. (a piacere)
  • olio evo

Preparazione delle Polpette di Carne e Zucchine:

Iniziate lavando la zucchina e grattugiandola finemente.

Tagliate a pezzettini la cipolla e fatela rosolare in padella con un po’ d’olio extravergine, quindi aggiungete la zucchina grattugiata e fatela cuocere qualche minuto.

In una ciotola abbastanza capiente mettete i 250 g di carne di bovino macinata, l’uovo, i 2 cucchiai di parmigiano grattugiato e 2 o più cucchiai di pangrattato (regolatevi in modo che alla fine il composto non sia né troppo morbido, né troppo duro), del timo per aromatizzare le vostre polpette di carne e zucchine e regolate di sale.

Aggiungete quindi la zucchina saltata in padella e amalgamate il composto in modo che risulti omogeneo. Come ho scritto sopra, accertatevi che sia della giusta consistenza, altrimenti aggiungete un altro po’ di pangrattato.

A questo punto formate tante palline con le mani più o meno tutte della stessa grandezza e passatele nel pangrattato. Per facilitarvi questa operazione vi consiglio, prima di formare le palline, di ungervi leggermente le mani.

Mettete l’olio in padella e fatelo scaldare prima di aggiungere le polpette e farle friggere, rigirandole di tanto in tanto fino a cottura ultimata.


polpette di carne e zucchineNote:

In questo caso io ho preparato le polpette di carne e zucchine in padella, ma saranno sicuramente molto buone anche cotte al forno.

Per chi lo preferisce si può utilizzare un po’ di pepe nero macinato al posto del timo, io ho preferito quest’ultimo perché mi piacciono più speziate e anche perché da quando ho la bambina evito di utilizzare pepe e peperoncino nei piatti, ma è una scelta del tutto personale.

Buone Polpette di Carne e Zucchine! 😀

Spaghetti alla Carbonara

Spaghetti alla Carbonara – piatto caratteristico del Lazio ed in particolare di Roma. Il formato di pasta usato tradizionalmente sono gli spaghetti, anche se a questa ricetta si prestano altri formati di pasta lunga come i bucatini e formati di pasta corta come i rigatoni e le penne.

Gli Spaghetti alla Carbonara sono diventati un grande classico della cucina tradizionale italiana, copiati ed apprezzati in tutto il mondo.


Ingredienti per Spaghetti alla Carbonara per 4 persone:

  • 400 g spaghetti
  • 150 g guanciale
  • 100 g pecorino
  • 4 uova
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Preparazione Spaghetti alla Carbonara:

La preparazione degli Spaghetti alla Carbonara è davvero molto semplice.

Iniziate col tagliare il guanciale a cubetti e fatelo rosolare in una padella antiaderente, senza aggiungere olio, fino a che non sia ben arrostita e leggermente croccante.

Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua. Quando sarà a bollore salatela con moderazione considerando che il condimento degli spaghetti alla carbonara è già molto sapido, essendo a base di pecorino e guanciale.

Versate gli spaghetti nell’acqua bollente e nel frattempo che attendete la cottura preparate il composto con le uova.

Quindi in una ciotola rompete le uova, sbattetele e unitevi il pecorino e il pepe macinato mescolando bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.

Unitevi il guanciale rosolato che intanto si sarà intiepidito.

Quando la pasta sarà pronta, colatela e riversatela nella pentola. Aggiungetevi il composto di uova, guanciale, pecorino e pepe ed amalgamate il tutto (a fuoco spento) fino a che non otterrete una consistenza cremosa. Attenzione a non far “cuocere” troppo le uova e farle diventare tipo frittata, si guasterebbe la cremosità del condimento.

Servite subito gli spaghetti alla carbonara aggiungendo, a piacere, altro pecorino e pepe nero macinato.


Note:

Nella ricetta originale non è previsto l’utilizzo della panna, anche se a qualcuno piace usarla. Io personalmente sono dell’idea che la cucina è anche fantasia, quindi se volete apportarvi delle varianti ben vengano. D’altronde senza provare mai niente di nuovo non nascerebbero nuovi piatti.

Se vi piace, potete realizzare un nido di spaghetti alla carbonara aiutandovi con una pinza ed arrotolandoli in un mestolo. Oltre ad essere visivamente bello il nido, salvaguarderà anche il calore del vostro piatto.